È lui, Nicola Becattini, il Bluesman pistoiese. Da quando aveva diciotto anni. Era il 1980 quando vide Muddy Waters, in Piazza del Duomo, da allora tempio mondiale del Blues. Poi vide B.B.King e fu una folgorazione. Ha perso il conto delle volte che si è esibito su quel palco, forse sono una quindicina. La prima fu nel 1986. È profondamente grato ai fratelli Tafuro per tutto quello che hanno fatto per proiettare la città nel panorama musicale internazionale. Nel suo cuore ci sono i tre King: B.B., Albert e Fred. Si è esibito a Chicago per diversi anni. Imbraccia una chitarra a cui è affezionatissimo. È una Hoffman, creata dalle mani di Bruno Lapio. In Porta Lucchese. L’ha comprata da un suo allievo: “Bella! Devo averla!” Qualche ritocco con le sue stesse mani e poi via, perché la chitarra, per un Bluesman è come tenere il Cuore tra le dita.