
La sua Poetica della Magia poggia su tre frasi che lo guidano e che sempre ripete quando le luci si abbassano e il pubblico si prepara a credere a quello che non vede, aprendosi al mistero: “E c’è mancato poco, che tutto questo non succedesse mai” che riassume la sua essenza di Mago…“Qualunque cosa accada, esiste sempre sempre il modo di recuperare la nostra esatta dimensione di felicità”, che inquadra la ricerca della bellezza nello scorrere del tempo e… “Un mistero svelato è un mistero svilito” , perché è bello rimanere affacciati sull’igno- to. Il suo spettacolo è in continua espansione.
Lui fa magie con le carte, la base per raccontare sto- rie con il loro carico di simboli: rosso e nero come il bene e il male, 4 segni come le stagioni, 12 figure come i mesi dell’anno, 13 carte per ogni seme, quante sono le fasi lunari, 52 come le settimane di un anno e diventano 364 se si sommano, più il jolly. È passato un anno e il cerchio si chiude…