I tumulti negli stadi e il fervore sportivo non li ha certo dimenticati, fanno ancora parte della sua tempra. Ma oggi è il Re della Sala, alla guida del Centro commerciale naturale e, soprattutto, è il Re della birra. Una bevanda a cui si è dedicato con la stessa passione scaturita da un atto di ribellione, per rimettersi in gioco e smettere di rimbalzare da un datore di lavoro all’altro. Ma la tenacia paga, la stessa arma con cui ha trovato perfetta adesione al rigore, alla costanza, e al metodo dei paesi in cui la birra si produce, rispettando regole antiche come nel caso della Confraternita del mondo trappista, dove anche il luogo d’origine dell’acqua è un ingrediente, un valore irrinunciabile. Con la scusa della birra ha viaggiato in tutta Europa e ha portato a Pistoia tutte le birre d’Europa.
Talvolta riaffiora una frase che gli dicevano a scuola: “Non sei bravo a connettere i mondi”. Invece ce l’ha fatta. Non solo birra, ma anche aggregazione, e progetti con i colleghi nell’antico cuore commerciale della città.